E’ possibile pensare il corso organizzato nelle seguenti parti
PARTE I - I presupposti teorici della progettazione organizzativa
Si illustrano le opzioni fondamentali di raggruppamento delle attività organizzative. In particolare, distinguendo tra micro e macro struttura vengono presentati sia i presupposti teorici, sia i principali criteri per una efficace progettazione delle organizzazioni a rete.
Questa prima parte corrisponde alle videolezioni 1, 2, 3 e 4.
PARTE II – Dimensioni strutturali e assetti organizzativi
In questa parte si illustrano le dimensioni di progettazione e si introduce poi il concetto di struttura organizzativa per le organizzazioni a rete.
Le reti non sono tutte uguali: soluzioni che funzionano in un contesto possono non funzionare in altri. È superata l’idea della soluzione universale a favore di una pluralità di alternative di organizzazione, ciascuna adattata al meglio alla propria situazione.
Burns & Stalker collegano, per esempio, il pluralismo organizzativo alle caratteristiche dell’ambiente.
Si presenterà poi il contributo di Chandler, il quale descrive e approfondisce la relazione tra strategia e organizzazione. Sempre nell’ambito delle teorie contingenti verrà presentato il contributo di Perrow, il quale indaga la relazione tra tecnologia e configurazioni organizzative.
Seguiranno Lawrence e Lorsch i quali sostengono che, anche nell’ambito della stessa organizzazione, i diversi settori organizzativi devono differenziarsi ed integrarsi per adattarsi alle diverse “situazioni” dell’ambiente esterno con il quale sono in stretto contatto.
Successivamente si presentano gli assetti organizzativi semplici, funzionali, divisionali e funzionali modificate.
Questa parte corrisponde alle videolezioni 5, 6, 7, 8 e 9.
PARTE III – La direzione dell’organizzazione a rete
Dopo aver esplorato la struttura delle reti, in questa terza parte vengono approfonditi i meccanismi e le regole di funzionamento delle organizzazioni a rete.
Su quali elementi costitutivi si fondano la direzione e il funzionamento della rete? Che cosa attiva la rete organizzativa? Che cosa rende fra loro diversi i tipi di processi, di "nodì", di connessioni? Che cosa fa differenza, in una parola, fra diverse organizzazioni che hanno forma di una rete?
Questa parte, inoltre, contribuisce a definire i contenuti e le caratteristiche dei modelli di business delle organizzazioni a rete.
Questa parte corrisponde alle videolezioni 10 e 11.
PARTE IV – Le dimensioni sociali
Con l’obiettivo di approfondire le dinamiche del comportamento degli elementi e degli individui che compongono le reti, il focus di questa quarta si articola secondo due livelli: (1) individuale; (2) collettivo (o di gruppo).
A livello individuale, si approfondiscono le differenze tra individui, ovvero le caratteristiche personali che variano da una persona a un’altra e possono essere fisiche, psicologiche o emotive. Queste differenze caratterizzano ogni individuo e lo rendendo unico. In particolare, si affronteranno le differenze rispetto alla motivazione e agli atteggiamenti, per esplorare il ruolo di questi elementi nella lettura e nella guida del comportamento all’interno di una organizzazione a rete.
Dalla dimensione individuale ci si sposta verso l’analisi e la comprensione delle relazioni sociali all’interno delle organizzazioni indagando, in primis, il concetto di cultura presentando l’approccio culturale come approccio fondamentale per comprendere l’agire sociale nelle organizzazioni a rete. Inoltre, si esaminano lo stile di direzione e la leadership come altri meccanismi (quali la fiducia, la diversità, la creatività) attraverso cui esercitare un’influenza volta a favorire logiche e pratiche di coordinamento.
Questa parte corrisponde alle videolezioni 12, 13, 14, 15, 16 e 17.
PARTE V – Marketing, branding e società native
Questa ultima parte è dedicata a quegli elementi che consentono alle reti di operare. Termini come flessibilità, connettività, virtualità e altri sono stati spesi ma si sono rivelati di limitato valore analitico e progettuale. Per questo occorre massimizzare alcune dimensioni chiave dell'agire organizzativo: la cooperazione, la comunicazione, la conoscenza, la comunità, il brand in maniera adeguata e integrata alle strategie, al livello dell'impegno richiesto, alle opportunità tecnologiche, alle caratteristiche del sistema sociale.
Questa parte corrisponde alle videolezioni 18, 19 e 20.