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I nostri studenti. Silvia Ferrari, laureata con 110 e lode: “Esperienza bellissima, consiglio Uninettuno a chiunque”

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Al termine della proclamazione della commissione, che lo scorso 24 novembre l’ha ufficialmente nominata Dottoressa in Scienze della Comunicazione con un brillante 110 e lode, la neolaureata Silvia Ferrari non ha resistito alla tentazione di indossare la parrucca di Crudelia de Mon, in “omaggio” al noto personaggio de “La carica dei 101”, protagonista della propria tesi in cui è stato messo a confronto la rappresentazione nel celebre cartone animato con il live action del 2021 “Cruella”, diretto da Craig Gillespie. Abbiamo intervistato Silvia che, oltre alle emozioni di un giorno che non dimenticherà mai, ci ha raccontato con entusiasmo la sua esperienza con l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO.

«Sono Silvia Ferrari, ho seguito il corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione, indirizzo per le imprese mediali e la pubblicità. Il mio relatore è stata la Professoressa Giorgia Iovane che ho contattato per confrontarmi sulla scelta dell’argomento per la tesi finale. La mia intenzione – racconta - era quella di approfondire un fenomeno ormai frequente nella cinematografia contemporanea. Negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di forme narrative nuove, seriali, estese a universi mediali che pur essendo state progettate come finite, esse eccedono la misura che convenzionalmente viene attribuita al singolo racconto originario varcando la soglia del mondo specificatamente diegetico ed estendendosi da un punto di vista extra-testuale per offrire un’esperienza totale. Sempre più spesso si riprendono storie o personaggi noti, consolidati nella memoria e nell’immaginario, per farne dei remake, dei reboot o per esplorarne le frontiere narrative con prequel, sequel, spin-off. Questo comporta che il rapporto tra personaggio e spettatore diventi continuativo nel tempo accrescendo il grado di affezione anche quando si tratta di personaggi “cattivi”, antieroi. Mi interessava esplorare come vengono realizzati i progetti mediali affinché si instauri un rapporto di empatia anche con personaggi moralmente ambigui e come questo generi nello spettatore talvolta veri e propri dilemmi di coscienza».

Da qui la scelta di Crudelia de Mon: «Con la professoressa Iovane abbiamo deciso quindi di assumere, come caso di studio e analisi, il personaggio di Crudelia De Mon, mettendo a confronto la sua rappresentazione nel cartone animato “La carica dei 101” e nel live action “Cruella” del 2021, perché ben si prestava per far emergere gli espedienti creativi atti a condizionare la relazione tra fruitore e personaggio nel mondo indiretto». Il lavoro è stato un grande successo, non a caso Silvia Ferrari ha ottenuto la laurea con il massimo dei voti più la lode. «Dedico questo traguardo a mio marito Marco e al mio topolino Nicolò che mi hanno sostenuta durante tutto il percorso diventando i miei principali tifosi. Poi sicuramente ai miei genitori e a chiunque mi abbia supportata e…sopportata».

Ripensando a tutto il percorso che l’ha poi portata alla laurea, la neo dottoressa parla di alcuni esami sostenuti: «È veramente difficile scegliere solo alcuni esami di un percorso che per me è stato dal principio alla fine entusiasmante ed arricchente, ma se proprio devo dire quelli che ho preferito sono Semiologia dei media, Forme e linguaggi dello spettacolo, Arte contemporanea, Psicologia della comunicazione». Nonostante le lezioni a distanza, si è creato un ottimo feeling con i docenti: «Non solo con i professori – ammette -  ma anche con tanti colleghi che hanno percorso questo tratto di strada insieme a me».

La studentessa ha brillantemente terminato il proprio percorso nonostante abbia svolto parallelamente un’attività lavorativa: «Durante tutto il mio percorso universitario ho lavorato a tempo pieno – spiega -. Sono un gestore finanziario in una primaria banca italiana. Il modello Uninettuno mi ha consentito di coniugare i due impegni per realizzare un sogno che tenevo nel cassetto ormai da troppo tempo». Dunque un’altra dimostrazione di come l’università UNINETTUNO metta i propri studenti nelle condizioni migliori di poter gestire l’attività universitaria con quella lavorativa: «Consiglierei senz’altro questa università, grazie alla quale ho potuto gestire al meglio il mio tempo. Mi sono sentita seguita seppur a distanza. Il livello dei docenti altissimo, il materiale messo a disposizione facilmente fruibile in qualunque momento della giornata, fondamentale per chi come me ha la necessità di coniugare tempi lavorativi e familiari con quelli da dedicare allo studio». Ottenuta la laurea, ora si pensa ai nuovi progetti: «Sicuramente il traguardo raggiunto mi permetterà di ambire a una crescita professionale all’interno della mia azienda».

In conclusione arriva un bellissimo messaggio: «Come ho detto davanti alla commissione, è stata un’esperienza bellissima e che consiglierei a chiunque. Perché imparare è linfa per la mente ma anche per il cuore».