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Giornalisti del Mediterraneo, per cambiamento climatico e sostenibilità urge una narrazione più consapevole e specializzata: le nuove frontiere della formazione universitaria

2/28/2024

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Dati e statistiche non sono riusciti a suscitare l’auspicata reazione globale a fronteggiare il drammatico cambiamento climatico. Laddove non sono riusciti i numeri, forse può arrivare la potenza delle storie. Se per troppo tempo i dati hanno rinchiuso gli ambientalisti in una nicchia di notiziabilità, finalmente il ricorso a un nuovo storytelling, quindi a una narrazione non solo più empatica e coinvolgente ma anche e soprattutto dotata di reali strumenti specifici di conoscenza e interpretazione del fenomeno, si pone l’ambizioso obiettivo di generare una risposta planetaria e condivisa alla crisi legata all’accelerazione del cambiamento climatico. A differenza dei meri numeri, gli strumenti interpretativi attraverso cui raccontare esperienze, casi di studio, transizione energetica, crimini ambientali e giustizia climatica, sono in grado di suscitare una reazione emotiva, sfruttando il potere della motivazione, dell’immaginazione e dei valori personali e condivisi, che guidano le forme più potenti e permanenti di cambiamento sociale.

L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO ha presentato l’8 dicembre scorso alla Cop28 di Dubai la nuova edizione del percorso accademico Reporting Climate Change - Microcredentials for International Journalists, realizzata in partnership con la COPEAM - Conferenza Permanente dell'Audiovisivo del Mediterraneo e il supporto del Ministero dell'Università e della Ricerca. Un percorso accademico breve che nasce con l’intento di fornire crediti universitari ai giornalisti dell’ audiovisivo che lo completeranno per rafforzare le loro capacità di informare sul cambiamento climatico, oggi più che mai necessarie e che permetterà agli operatori  dei  media pubblici dell’area del Mediterraneo allargato, quindi compresi Medio Oriente e Nord Africa, di accedere a un percorso formativo accademico internazionale erogato da un ateneo italiano, al fine di certificare le loro competenze professionali sulle  tematiche   del  riscaldamento globale,  attraverso  lezioni mirate  in  modalità   e-learning  in  inglese, arabo e francese nella forma di Short Learning Program, cioè percorsi accademici di breve durata, accreditati e professionalizzanti.

Il progetto accademico rappresenta la prima iniziativa di una università italiana nel contesto della formazione accademica europea e internazionale dedicata ai professionisti dei media sulle tematiche del cambiamento climatico.

Nella sua prima edizione, realizzata in collaborazione con BEI, il progetto formativo ha coinvolto più di 60 giornalisti provenienti da Bulgaria, Romania, Kosovo, Slovenia, Serbia, Grecia e Croazia per l’area balcanica; Marocco, Egitto, Giordania, Tunisia, Algeria, Libano, Palestina per l’area mediorientale e nordafricana, Kenya, Uganda e Camerun per l’area subsahariana.

Grazie alla collaborazione con il MUR- Direttorato dell’internazionalizzazione e della comunicazione, la nuova edizione, che verrà presentata durante un ricco workshop di esperti e studiosi, vedrà il coinvolgimento di nuovi docenti italiani e internazionali per la realizzazione di nuove videolezioni e casi di studio e permetterà ai partecipanti di ottenere crediti formativi universitari che certificheranno le competenze acquisite. L’ unicità del modello di studio UNINETTUNO consentirà agli iscritti di poter studiare in completa flessibilità a distanza sulla piattaforma di e-learning dell’Ateneo italiano, sempre operativo nel campo della ricerca e dell’istruzione su temi di studio come la sostenibilità, l’efficienza energetica, la comunicazione sulle questioni legate al cambiamento climatico. Grazie alla partecipazione di attori provenienti dal mondo accademico, industriale e istituzionale, al workshop di presentazione del programma si discuterà dell’importanza delle partnership internazionali e della collaborazione accademica per affrontare la sfida globale della sostenibilità in un mondo in continua evoluzione.

 

Interverranno

Beatrice Covassi- Europarlamentare- Commissione Industria, Ricerca, Energia

Gianluigi Consoli – Direttore Generale MUR Internazionalizzazione e Comunicazione

Maria Amata Garito – Rettore Università telematica Internazionale UNINETTUNO

Claudio Cappon – Segretario Generale COPEAM

Mario Cucinella – Presidente MCA e SOS School of Sustainability

Aldo Colonetti – Presidente Scientific Board SOS School of Sustainability

Francesco Rutelli – Presidente ESGR e Rappresentante BEI

Amb. Hisham Badr – coord. National Initiative for Smart Green Projects – Egitto

Francesco Corvaro – Capo Delegazione Italia COP28 Dubai

Nicola Paravati – Responsabile Relazioni Internazionali UNINETTUNO

Micol Pancaldi – Responsabile formazione COPEAM

Università telematica internazionale UNINETTUNO

L’offerta educativa di UNINETTUNO è incentrata sulla democratizzazione di accesso alla conoscenza per tutti e sulla creazione di iter di studio con un forte impatto sociale. L’ateneo è stato riconosciuto dall’ONU e dall’UNESCO come una delle università pioneristiche nell’ambito delle attività per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile SDGs 2023.

COPEAM

Associazione no-profit nata per promuovere il dialogo interculturale e la cooperazione internazionale nell’area mediterranea attraverso il coinvolgimento di attori pubblici, privati e istituzionali del settore dei media audiovisivi. Fondata al Cairo nel 1996, include oggi 70 organizzazioni provenienti da 25 Paesi dell’area mediterranea, tra cui 33 radio e tv pubbliche.