La psicologia della comunicazione è uno dei campi di applicazione più innovativi della psicologia. Il tema tratta dei processi di base del comportamento umano e dei processi cognitivi relativi alla relazione con i media: pensieri, emozioni, reazioni fisiologiche ed azioni che si attivano prima, durante e dopo la fruizione nei soggetti in relazione anche alle loro differenziazioni esperienziali e culturali. Il corso intende trattare i principali aspetti della relazione tra individuo e media, indagando le similarità e le differenze tra vecchi e nuovi media, nella consapevolezza che ogni nuova innovazione nel campo della comunicazione audiovisiva solleva l'esigenza di indagare gli effetti psicologici sulle persone e sugli spettatori.
Il corso ha l’obiettivo di approfondire tale ambito di studio attraverso le principali teorie psicologiche e l’analisi dei processi individuali e relazionali che sono correlati all'uso dell'audiovisivo. A tal fine il corso prevede la trattazione dei principali argomenti della psicologia generale e della psicologia dell’organizzazioni modulati in relazione alle dinamiche consumo mediatico ed ai processi di comunicazione e marketing.
|
Dopo un preliminare inquadramento storico e culturale dei principali approcci psicologici, il corso prevede l'approfondimento delle principali teorie che supportano la spiegazione dei comportamenti di fruizione audiovisiva, al fine fornire un quadro di riferimento in chiave storico-critica in merito alla Psicologia applicata alla comunicazione audiovisiva.
Le basi teoriche saranno proposte in vista della professionalità di comunicatori, attraverso la presentazione di casi esemplificativi correlati sia alle relazioni tra Psicologia e Media, che alla comunicazione e all'interazione in aree classiche e mediate da nuovi sistemi tecnologici.
Oltre ai temi classici della psicologia della comunicazione il corso prevede l’approfondimento di temi che sono di particolare rilevanza sociale e culturale. Tra questi si segnala il rapporto tra consumo televiviso ed infanzia, i rischi della fruizione mediatica, la promozione di comportamenti prosociali o aggressivi.
|
Il corso si articolerà secondo alcune specifiche aree di approfondimento, tra cui:
A) un’introduzione centrata sulle principali teorie della psicologia della comunicazione come scienza
B ) Seguiranno una serie di moduli centrati sugli studi della psicologia e sulla loro incidenza nell’azione di consumo:
B1- Modulo dedicato al sistema cognitivo e percettivo : la percezione: dai sensi alla costruzione dei “dati” la percezione subliminare l’attenzione e la rappresentazione e la categorizzazione
B2- Modulo dedicato a come la conoscenza dei processi cognitivi aiutino a comprendere la relazione tra individuo, influenzamento e comunicazione mediatica,
C) Modulo dedicato allo studio degli atteggiamenti, della loro modifica attraverso l’influenza e della persuasione e il sistema di misurazione e valutazione degli atteggimenti. Verranno utilizzati alcuni esempi classici dei processi di persuasione come il caso di Hitler.
D) Modulo dedicato al ruolo della pubblicità nei processi di persuasione e all’efficacia degli stili di comunicazione pubblicitaria.
|
Arcuri L., Castelli L. La trasmissione dei pensieri. Per un approccio psicologico alle comunicazioni di massa, Padova, Decibel, Zanichelli, 1996
Mucchi Faina, A. L'influenza sociale. Il Mulino, Bologna, edizione 1996
|
Professeur/Tuteur responsable enseignement
|