La descrizione dei fenomeni sociali come reti complesse ed articolate di individui e relazioni ha acquisito negli anni un’importanza crescente nelle scienze sociali, e l’approccio di rete è ormai utilizzato anche da fisici e matematici alle prese con la descrizione di reti complesse di varia natura. Questi due approcci, seppure in misura differente, verranno presentati nel corso di “Reti e social media”, con l’obiettivo di introdurre gli studenti all’approccio relazionale, e di mostrare l’utilizzo di una metodologia estremamente versatile ed euristica. Questo corso si rivolge a quanti sono interessanti a conoscere la “social network analysis” e le sue applicazioni, nonché ad acquisire nozioni di base sull’analisi delle reti. |
Non sono necessarie conoscenze pregresse per seguire il corso. |
Il corso di “Reti e social media” ha l’obiettivo di presentare l’analisi delle reti sociali, mostrando l’importanza di questa prospettiva relazionale per studiare e comprendere fenomeni sociali complessi. Al termine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di applicare l’approccio di rete a una varietà di fenomeni, ma anche di giudicare in quali contesti tale approccio fornisca un valore aggiunto. L’introduzione alle principali misure di rete e la presentazione della letteratura scientifica recente consentiranno allo studente di acquisire competenze di base sulla social network analysis e sulle reti complesse. |
Il corso si articola in tre parti. Nella parte iniziale viene introdotto l’approccio relazionale, se ne ricostruiscono i primi contributi e si presentano alcuni degli studi più rilevanti (small world, capitale sociale, legami forti e deboli). Nella seconda parte si descrivono le misure di rete e si presentano alcuni studi scientifici nei quali l’approccio di rete è stato utilizzato per lo studio di fenomeni complessi e articolati (gossip nelle organizzazioni, potere, status). Infine, la terza parte del corso presenterà le reti complesse e il loro modellamento matematico, fondamentali per comprendere i social media e la loro struttura. |
Barabasi A. (2004). Link. La scienza delle reti. Torino: Einaudi
Borgatti S.P., Mehra A., Brass D.J., Labianca G. (2009). Network analysis in the social sciences. Science, 323: 892-895
Brass D.J.(2012). A Social Network Perspective on Organizational Psychology. In Steve W. J. Kozlowski (ed) The Oxford Handbook of Organizational Psychology (vol.1), (SCARICABILE GRATUITAMENTE DA http://www.oxfordhandbooks.com/view/10.1093/oxfordhb/9780199928309.001.0001/oxfordhb-9780199928309-e-21)
Easley, D., Kleinberg, J. (2010). Networks, Crowds, and Markets:
Reasoning About a Highly Connected World. Cambridge: Cambridge University Press (CAP1-5)
(SCARICABILE GRATUITAMENTE DA http://www.cs.cornell.edu/home/kleinber/networks-book/)
Ellwardt, L., Labianca, J., Wittek, R. (2011). Who are the objects of positive and negative gossip at work?: A social network perspective on workplace gossip, Social Networks, 34(2): 193-205.
Hanneman, R.A., Riddle, M. (2005). Introduction to social network methods. Riverside, CA: University of California, Riverside ( published in digital form at http://faculty.ucr.edu/~hanneman/ ) |
Le esercitazioni saranno volte a verificare la comprensione da parte degli studenti dell’approccio relazionale e le modalità di applicazione di questo. |
Professeur/Tuteur responsable enseignement
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