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La Uninettuno World Orchestra apre i lavori del XIII Simposio internazionale dei docenti universitari

07/09/2016

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LA UNINETTUNO WORLD ORCHESTRA APRE I LAVORI DEL XIII SIMPOSIO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI UNIVERSITARI

Il concerto si svolgerà il 7 settembre nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense

 

Il XIII Simposio Internazionale dei docenti universitari si apre sulle note suonate dalla UNINETTUNO World Orchestra. A dirigerla sarà il Maestro marocchino Nour Eddine Fatty,  nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense.

Il Simposio, giunto alla sua XIII edizione, si svolgerà a Roma dal 7 all’11 settembre e rappresenta un evento internazionale di grande prestigio e richiamo che riunisce studiosi e docenti da tutto il mondo, organizzato dal Vicariato di Roma e dal MIUR in occasione del Giubileo delle Università e dei Centri di Ricerca e di Alta formazione.

            Durante il concerto del 7 settembre, la UNINETTUNO World Orchestra eseguirà il canto delle tre religioni monoteiste “Preghiera per la Pace”, la tarantella “Madonna della Grazia” e la litania “Advocata Nostra”.

            La UNINETTUNO World Orchestra - afferma il Rettore Uninettuno, Maria Amata Garito - “prende vita dall’idea di recuperare il patrimonio musicale del Mediterraneo, che ha identità diverse ma radici comuni, per portare avanti un messaggio di pace e di dialogo interculturale e religioso tra i popoli che lo abitano”.

Composta da musicisti provenienti dal bacino del Mediterraneo e nata da un’idea del Rettore Garito e del Maestro Nour Eddine Fatty, l’orchestra riporta alla luce uno straordinario repertorio che si è sviluppato nei secoli e che rischiava di essere dimenticato. “Attraverso il linguaggio universale della musica – aggiunge il Maestro  marocchino – l’Università Uninettuno si pone l’obiettivo di coinvolgere le istituzioni italiane e dei paesi del Mediterraneo per veicolare insieme messaggi di amicizia, di pace, di amore e di fede, nelle città, nelle piazze, nelle università,  nei teatri ma soprattutto sul web, in tutti i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che devono imparare a vivere insieme nella complessità”.