Descrizione dell'insegnamento |
Oggi, molto più che in passato, si è consapevoli della valenza del bene culturale non solo come oggetto di arte e di storia ma come parte integrante di dinamiche territoriali, sociali, culturali e politiche che contribuiscono a definirne l’identità.
Questa progressiva dilatazione del concetto di bene diffuso porta al riconoscimento di valore del “Paesaggio Culturale”, termine in cui territorio, ambiente e paesaggio si fondono in un’articolazione complessa dove l’uomo, intervenendo sulla natura (ambiente) e modificandone l’aspetto esprime il fare di una civiltà (territorio).
Inoltre, grazie all’influenza delle teorie e metodologie dell’antropologia culturale, una delle linee di tendenza emergenti è costituita dall’ampliamento ulteriore della nozione di “Bene Culturale”, che include oggi anche il patrimonio culturale intangibile: così, accanto ai più tradizionali aspetti materiali, vengono trattati nel corso anche gli aspetti dei “Beni Culturali Immateriali” e di conseguenza si introducono pratiche più innovative inserendole nei progetti di valorizzazione sul territorio. L’indirizzo sotteso all’Expo di Milano 2015 e la recente candidatura della “Dieta Mediterranea” come patrimonio dell’Unesco con la diffusione sempre più capillare di coltivazioni biologiche nell’agricoltura e i consumi alimentari a chilometro zero, sono appunto testimonianza della nuova concezione atta a migliorare con le “Best Practices” la qualità della vita delle comunità insediate su un dato territorio.
I sistemi individuati attraverso le reti dei beni culturali con i relativi tematismi caratterizzati, richiedono modelli di valorizzazione adeguati che trovano nell’analisi della storia e della cultura di un dato ambito, il fondamento per la definizione della prassi operativa.
Il corso fornisce dunque una panoramica sugli aspetti epistemologici e i campi di applicazione attraverso metodiche interdisciplinari, dall’antropologia culturale alla storia delle testimonianze tangibili e intangibili, rivolgendo particolare attenzione alla cosiddetta “antropologia del contemporaneo”, che analizza i modelli interpretativi per vivere consapevolmente la complessità che caratterizza le nostre società.
Il corso prevede inoltre la trattazione della legislazione dei beni culturali e del turismo, illustra il modello di “Management Plan Unesco” e propone un’ampia selezione di casi applicativi di Piani di Gestione di siti Unesco per la valorizzazione e promozione in particolare dei Paesaggi Culturali. Tratta inoltre il concetto di patrimonio culturale intangibile con particolare riferimento alla Dieta Mediterranea (WHL 2010/2013).
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Prerequisiti |
Non sono richiesti prerequisiti |
Scopi |
Il corso nasce dalla volontà di voler fornire, a chi si troverà ad agire nel mondo dei beni culturali, gli strumenti adeguati che permettano di operare nel settore.
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Individuare perciò le nozioni base per capire il modus operandi interdisciplinare che guida oggi gli interventi di valorizzazione sul patrimonio culturale materiale e immateriale.
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Fornire gli strumenti adeguati per leggere criticamente e interpolare le emergenze culturali con le criticità in modo da interfacciarsi con gli altri professionisti del settore grazie alle conoscenze interdisciplinari acquisite.
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Fornire le conoscenze basilari che potranno essere utilizzate in ambito professionale nella attività di controllo, comunicazione e diffusione, gestione e valutazione dei processi di valorizzazione nel quadro della progettazione partecipata, dello sviluppo locale e dello sviluppo sostenibile.
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Contenuti |
Il corso è composto da 17 videolezioni e si articola in 3 macroaree:
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ANTROPOLOGIA E CULTURALE (lez. 1-6)
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LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI E PIANI DI GESTIONE DEL PATRIMONIO UNESCO (lez. 7-14)
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IL PATRIMONIO CULTURALE INTANGIBILE (LEZ. 15-17)
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Testi |
- U. Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Milano, Mondadori Università, 2010 (va bene anche l’edizione del 2004)
- C. Bortolotto, La Convenzione del patrimonio culturale immateriale :analisi e prospettive, 2008, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
- T. Kirova, Problematiche di attuazione della Convenzione per il Patrimonio Mondiale, in Ministero per i Beni e le Attività Culturali, “I siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: esperienze e potenzialità”, Atti della Prima Conferenza Nazionale dei siti iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale. Noto 9-10 Maggio 2003. Diffusioni Grafiche, Villanova Monferrato (AL), 2004
Documenti nazionali e internazionali:
- Carta di Venezia 1964
- Carta di Amsterdam 1975
- Carta di Washington 1987
- Carta di Firenze 2000
- Convenzione UNESCO beni immateriali 2003
- Codice dei Beni Culturali (codice urbani 2004/2007) (articoli 131-135)
- Si consiglia inoltre la consultazione della seguente sitografia: Sito ufficiale UNESCO _ World Heritage List http://whc.unesco.org/en/list Sito ufficiale UNESCO_ Italia – Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
Esercitazioni |
Non sono previste esercitazioni obbligatorie |
Docente |
Nessun Docente attualmente disponibile per questo corso
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Docenti video |
Prof.
Luciana Mariotti
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Roma - Italia)
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Elenco delle lezioni |
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Matilde Callari Galli
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Ugo Fabietti
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Matilde Callari Galli
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Mario Ricciardi
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Luciana Mariotti
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Luciana Mariotti
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Salvatore Italia
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Tatiana Kirova Kirilova
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Tatiana Kirova Kirilova
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Tatiana Kirova Kirilova
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Tatiana Kirova Kirilova
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Tatiana Kirova Kirilova
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Tatiana Kirova Kirilova
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Tatiana Kirova Kirilova
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Luciana Mariotti
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Luciana Mariotti
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Tatiana Kirova Kirilova
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