Si terrà mercoledì 3 giugno, alle 17.00, il Digital Talk dell'Università Telematica Internazionale Uninettuno, dal titolo “Politica, società e economia: un rapporto da ripensare?”. Il webinar fa parte del ciclo di eventi organizzati dall’Ateno nella modalità online, con programmazione settimanale, in diretta streaming sul sito e sulla pagina Facebook dell’Università, per riflettere sul post emergenza da Covid-19.
L’iniziativa sarà, infatti, l’occasione per riflettere sugli effetti delle misure adottate in risposta alla pandemia Covid-19 sulla società e su quei processi e contraddizioni che, alimentate dall’insicurezza, dalla paura e da una rinnovata disponibilità concedere crescenti deroghe rispetto ai principi di fondo su cui si reggono le democrazie costituzionali, condurranno inevitabilmente una ridefinizione dei rapporti tra politica, società ed economia.
L'evento è introdotto e moderato dal Prof. Fabio Giuseppe Angelini, professore straordinario di Diritto Amministrativo presso Uninettuno. Intervengono: il Prof. Martin Schalg, Professore di Business Ethics e Catholic Social Thought alla St. Thomas University (Minnesota, USA), il Prof. Antonio Campati, Ricercatore di Filosofia Politica nell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Prof. Markus Krienke, Professore di Filosofia moderna e di etica sociale alla Facoltà di Teologia di Lugano.
"Con questo ciclo di Digital Talks si rinnova il nostro impegno per creare riflessioni sulle ripercussioni che l'attuale fase di emergenza produce nella nostra società, sulla sfera economica, sociale, culturale e umana", ha dichiarato il Rettore di Uninettuno, Prof.ssa Maria Amata Garito.
“Il dilagare dell’emergenza sanitaria ha delineato scenari politici, economici e sociali inediti, difficilmente immaginabili fino a qualche mese fa, sia per la loro portata che per la loro dimensione globale", ha dichiarato il Prof. Angelini. "Nei tre mesi appena trascorsi - prosegue - sono cambiate le nostre abitudini, il nostro modo di rapportarci con gli altri, i nostri stati d’animo e, in definitiva, le nostre speranze per il futuro. Quest’ultimo si preannuncia non solo pieno di incognite ma ricco di potenziali cortocircuiti sul piano dell’equilibrio tra i valori della sicurezza sociale e della libertà personale. Questi fenomeni, associati alla già ben nota assenza nelle nostre società di sicuri anticorpi in grado di difendere quelle conquiste di libertà faticosamente raggiunte nel secolo scorso, minacciate da un potere economico e tecnologico che, pur assumendo sembianze benevole, si fa largo sempre più prepotentemente nelle nostre vite, promettono di dar luogo a processi evolutivi che incideranno profondamente sulle relazioni tra politica, economia e società”.